I NOSTRI UFFICI

A SAVONA E MILLESIMO

Informazioni sui luoghi in cui lavoro


Quando verrete nell'ufficio di Savona o in quello di Millesimo, per un colloquio o per l'atto che vi interessa, se ne avrete la possibilità, cercate di lasciare a voi stessi un po' di tempo a disposizione per passeggiare nei dintorni, abbandonando la fretta che ci perseguita ogni giorno: in entrambi i casi, avrete modo di vedere particolari suggestivi del centro abitato e panorami inaspettati, semplicemente prestando un po' di attenzione a ciò che vi circonda.


Qualche esempio?

Partiamo da Savona

Piazza G. Mameli 5/4 - 17100 - Savona (SV) 

(secondo piano con ascensore)

Proprio all'uscita del portone dello stabile in cui si trova lo studio, in Piazza G. Mameli, avrete di fronte a voi il Monumento ai Caduti opera di Luigi Venzano, molto caro a noi savonesi anche perché legato ad una tradizione del tutto particolare: ogni giorno, alle 18:00, il traffico stradale viene fermato, i pedoni si bloccano sul posto in cui si trovano in quel momento e, in una sorta di suggestiva e toccante immagine fotografica vivente, la campana del monumento suona 21 rintocchi, uno per ogni lettera dell'alfabeto italiano, per commemorare i caduti in guerra, accompagnata da un silenzio irreale che bruscamente termina quando, dopo l'ultimo rintocco, un fischietto dà il segnale della ripartenza.


Se decidete di proseguire il percorso passando dalla Piazza del Comune, Piazza Sisto IV, provate a vedere se, nella pavimentazione, riuscite a trovare l'indicazione del tracciato delle antiche mura trecentesche della città. Addentratevi nella parte medioevale della città, per scoprire scorci inaspettati e di grande suggestione, come la Piazzetta della Maddalena con l'edicola votiva raffigurante la Patrona della città, la Madonna della Misericordia apparsa al Beato Antonio Botta, e alla quale è dedicato un bellissimo edifico di culto in località Santuario, o effetti architettonici scenografici come il prospetto della Chiesa di Sant'Andrea Apostolo o, ancora, i bellissimi portali in ardesia che ornano gli ingressi di molti palazzi del centro storico.


Proseguendo invece lungo Via Paleocapa, buttate il naso in su per ammirare le volte decorate dei Portici, tanto utili per passeggiare in centro quando piove o tira forte vento, e con una piccola deviazione, cercate il Palazzo delle Poste e il gruppo scultorio della "Vittoria con il Pegaso domato" che lo orna, opera dello scultore Arturo Martini.


Dirigendovi verso il porto, arriverete alla Torre Leon Pancaldo, affettuosamente da sempre ribattezzata dai savonesi "La Torretta" e da lì, superando la passerella mobile, potrete passeggiare nella nostra darsena e imbattervi perfino in una sirena! Prestando un po' di attenzione non potrete non restare colpiti dalla bellezza della "Sirena dormiente", opera dello scultore Giampaolo Parini.


Di fronte a voi, proprio alle spalle della sirena, potrete vedere un altro luogo simbolo di Savona, il complesso della Torre del Brandale, per i savonesi "La Campanassa" (è infatti munita, oltre che di orologio, anche di campana), che un tempo fu probabilmente la principale torre difensiva cittadina, affiancata dalla Torre Corsi e dalla Torre Guarnero.

La vostra passeggiata verso la Campanassa vi porterà senz'altro a volgere lo sguardo all'imponente costruzione di impronta militare che si staglierà sulla vostra sinistra: si tratta del complesso monumentale del "Priamar", una fortificazione realizzata dai genovesi verso la metà del 1500 nell'ambito dell'allora progetto di sottomissione della Città di Savona. Ora è luogo dedicato ad attività culturali ed è sede museale, ma reca con sè una storia davvero particolare, da momento che in origine non aveva uno scopo difensivo per la città ma di controllo, con le armi puntate verso la città stessa e non a sua protezione, e per la sua edificazione venne distrutta la parte più antica del tessuto urbano, compresa la cattedrale romanica che sorgeva sulla collina (e se volete conoscere una storia davvero suggestiva non mancate di fare un passo nella Cattedrale di Savona, dedicata a Nostra Signora Assunta e cercate la Madonna della Colonna).


A questo punto, se avete ancora tempo, merita fare una salita alla Fortezza, non prima di aver sostato un momento di fronte al vicino Monumento a ricordo dei Caduti sul Lavoro, realizzato con l'acciaio di fusione dell'ultima colata dell'Italsider, che, con la ciminiera retrostante, testimonia la storia industriale del recente passato di Savona.


Passando dal percorso pedonale lungo la rampa che si diparte dal prato sottostante, sorvegliata da un muto, imponente, guardiano, il "Gorilla" opera dello scultore Franco Bratta, o passando dai vicini ascensori, arrivati sulla sommità della fortezza potrete ammirare la città e il mare da una prospettiva davvero unica, mentre poco a poco il rumore del traffico stradale verrà sostituito dai richiami dei gabbiani in volo e ovviamente non potrà mancare a questo punto, a conclusione della vostra passeggiata, una piccola deviazione nei giardini a mare, per chi è di Savona noti come i "Giardini del Prolungamento", che affiancano il Priamar.


Sotto gli imponenti alberi di Viale Dante Alighieri, se osservate con attenzione, vedrete che un po' in disparte se ne sta, protetto da una inferriata, un piccolo gioiello: il "Tempietto Boselli", opera di Giacomo Boselli, rivestito di ceramica policroma.


Proseguite ancora per pochi passi e sarete accolti dal Monumento Equestre di Giuseppe Garibaldi, rivolto verso Nizza, città in cui nacque, opera dello scultore Renato Bistolfi.


A questo punto non vi resterà che una cosa da fare...fermarvi a guardare il mare!

E se invece venite a Millesimo?

Vico dell'Olivo 4/2 - 17017 - Millesimo (SV) 

(primo piano con ascensore)

Se verrete a trovarmi nell'ufficio di Millesimo, il mio consiglio è passeggiare innanzitutto sotto i portici di Piazza Italia che, in un rapido gioco di luci e ombre, vi condurranno alla scoperta di un borgo bellissimo e accogliente, che saprà sorprendervi con scorci suggestivi.


Lasciate che la vostra passeggiata sia tranquilla, senza fretta, volgete lo sguardo verso il Castello dei Del Carretto che domina l'abitato, percorrete le viuzze laterali della Piazza, guardate con attenzione intorno a voi per ritrovare, nei muri delle case e nelle finestre, le tracce di un antico passato, e magari vi ritroverete di fronte alla "Casa della Fondazione", ornata dallo Stemma dei Marchesi del Carretto, dove, secondo la tradizione, venne firmato il documento che portò alla nascita di Millesimo, e da lì, in pochi passi, giungerete al Ponte Vecchio, per tutti "La Gaietta", un raro esempio di ponte dotato di fortificazioni e che offe, a chi si sofferma ad ammirarne la struttura e il suo splendido inserimento nel contesto del tessuto urbano circostante, una visuale davvero emozionante.

Lasciandovi alle spalle il Castello, potrete poi agevolmente raggiungere la bellissima Pieve di "Santa Maria Extra Muros", che vi colpirà per la sua massiccia struttura a contrafforti.


Millesimo può essere un perfetto punto di partenza per bellissime escursioni alla riscoperta del nostro entroterra fatto di castagneti, faggete, profumo di bosco e cielo azzurro; se però la vostra visita dovesse fermarsi con il borgo, ne sarà comunque valsa la pena perché passeggiando per Millesimo, oltre che dalla genuina bellezza del luogo, sarete colpiti dalle numerose attività commerciali che lo animano, in un tessuto vitale che coniuga l'amore per la tradizione e la cura per il continuo rinnovamento, sarete colpiti dalla familiarità fra le persone che si respira anche solo dopo pochi passi e sono sicura che, come è capitato a me, resterete affascinati dalla dimensione raccolta, protettiva ed avvolgente che solo realtà come queste sanno offrire.

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